Mario è del 1967. Inizia a fotografare in modo assolutamente inconsapevole sin da piccolo. Laureato in Lettere Classiche con una tesi in archeologia tra il 1989 ed il 1994 partecipa come archeologo e documentarista a diverse spedizioni scientifiche in nord Africa, Turchia e Grecia approfondendo l’uso della luce, la composizione e l’arte di improvvisare in condizioni spesso impossibili. Da qui il suo approccio con la fotografia cambia ed inizia a pensare che possa diventare una professione: negli anni successivi è impegnato nella riproduzione fotografica di beni storico-artistici per conto di istituzioni pubbliche e private italiane ed estere.
Ora lavora come freelance nell’ambito di avvenimenti e del reportage e collabora ed ha collaborato con testate locali e nazionali tra cui la Gazzetta dello Sport, Il Corriere della Sera, il Giornale e la RAI.
Dal 2013 è entrato nella famiglia del prestigioso studio Camandona Pilolla, specializzato in fotografia di Matrimonio.
Dal 1999 tiene workshop e corsi di fotografia e di postproduzione presso aziende ed enti pubblici, istituti scolastici e centri di formazione professionale.
Da sempre la sua ricerca personale è incentrata sulla trasposizione dei sentimenti che suscitano i volti, che siano di persone, di luoghi o degli objet trouvé, attraverso i “ritratti di paesaggio” rigorosamente in bianco e nero.
“Cerco di catturare l’essenza della mia immagine mentale dei luoghi, delle cose, delle persone, la loro immanenza e la loro vita, fissa ed interiore.”
Una poetica che si riconosce nel concetto di “Mono No Aware” (il Pathos delle Cose) l’estetica giapponese in cui la Bellezza è imperfetta, impermanente ed incompleta.
Adoro la musica, classica, rock, jazz, il Blues in particolare, che è l’unica musica che riesce a smuovere ed a far ballare un orso come me. Il titolo di questa pagina (ed il brano che stai ascoltando) è un omaggio a questa musica ed all’immensa Billie.
TESTIMONIAL DI:
CONTRIBUTOR DI: