E’ vero, non fotografo modelle e per questo qualcuno si chiede se io davvero sia un fotografo o meno.
I paesaggi stereotipati con l’acqua serica mi annoiano perché, per lo più, sono un’esibizione di tecnica fotografica più che di fotografia. E poi odio i tramonti, quasi tutti uguali, quasi tutti stucchevoli.
Ma continuo a fare i miei “lavoretti” di provincia. Sottopagato. Reperibile 24/7.
Ieri, durante un servizio, ero accanto ad un anziano mentre sotto ai nostri occhi stava bruciando la sua casa di famiglia, quella che ha costruito in 20 anni di sacrifici per se’ e per i figli. Quella dove è morta sua moglie e dove sono nati i suoi nipoti.
E dietro stavano bruciando la stalla ed il fienile (probabilmente del seicento) da cui ha tirato fuori le vacche e le capre, ustionandosi le braccia.
E piangeva. E continuava a battersi la mano sinistra sulla fronte. Così. In silenzio. Dignitoso e disperato.
Tra i vari “lavoretti” di provincia c’è anche quello di ritrarre i vincitori dei concorsi.
Poco tempo fa vado a fotografare un’anziana signora.
Quando arrivo a casa sua mi fa entrare e chiama le sue amiche. In pratica tutto il condominio.
E mi offre il caffé ed i pasticcini “presi a posta per lù”, per lei.
“Mi scusi sa signore, mi deve perdonare ma io non ho mai vinto niente in vita mia e adesso che ho vinto sono brutta e vecchia. E sono ancora più brutta e più vecchia perché mio marito, òl me Gianni, è morto due mesi fa ed io lo seguirò presto perché sto morendo anch’io”.
Oggi alle 17:27 ricevo una telefonata.
“Buongiorno, sono XXX, il figlio della signora YYY. Si ricorda? L’ha fotografata a casa sua qualche tempo fa.” “Si certo”, dico io.
“Ecco mia madre è morta qualche giorno fa ed ha lasciato un biglietto per lei perché la sua fotografia è stato uno dei pochi momenti belli della sua vita. Perché mia madre ha avuto una vita molto dura e non ha mai vinto niente se non quel premio di qualche tempo fa. Chiede se può mettere la sua foto sulla tomba e c’è qui un pensiero per lei”.
Io mi chiedo dove ho trovato il biglietto fortunato della lotteria che mi permette di entrare nelle vite della gente e di poterne essere sfiorato. Sottopagato ma ricco.