Allora… il bimbo è arrivato ed è stato subito messo sotto alla grande.
Premetto che questa non è una recensione tecnica ma pratica per come uso io i flash portatili; preferisco lasciare le recensioni tecniche agli entusiasti di tecnologia fotografica ed agli appassionati del copia incolla.
Il mio scopo è quello di trovare una serie di flash affidabili a prezzi accessibili per fare lavori anche complessi con tutta la duttilità offerta da questo genere di strumenti.
Ho aperto l’imballo, ho inserito le 4 pile stilo canoniche, per la verità di non grandissima qualità, l’ho acceso per vedere se funzionava e l’ho inserito nello zaino insieme ad un Canon Speedlight 580EXII e ad un METZ 58 AFII.
Tutti e tre gli illuminatori hanno la medesima potenza quindi “parlano la stessa lingua” e nel doverli gestire in gruppi separati non devo stare a fare calcoli strani per gestire le differenti potenze.
Confesso di non aver nemmeno aperto il manuale cinese/inglese incluso (anche se ai miei studenti dico sempre di impararsi i manuali!!!!)…
Uscito di casa avevo due servizi per il giornale, dei ritratti per un’agenzia, alcune foto per un progetto congiunto mio/location e dovevo fotografare due sindaci (siamo sotto campagna elettorale).
Non uso (se non rarissimamente) i flash sulla slitta del contatto a caldo della macchina (Canon 5dmkiii) e pertanto li comando a distanza. Ho dei trigger pixel king, cinesi, economicissimi, leggeri, funzionali e, una volta capita bene la loro filosofia di lavoro, perfettemente utilizzabili per lavoro che comando direttamente dall’interfaccia della macchina.
Il flash Yongnuo si integra perfettamente con i miei trigger (qualche dubbio lo nutrivo in partenza, lo confesso) e quindi, una volta collegati e posizionati sul tripode l’ho messo subito alla prova.
Prima prova: illuminare una chiesa di montagna completamente senza illuminazione. Il nuovo flash ha lavorato perfettamente in collaborazione con gli altri due, pur essendo di “parrocchie differenti”. Quindi con due esposizioni e due posizionamento dei tre flash porto a casa il servizio.
Usato a full power – ma con pile di bassa qualità! – il flash è un po’ lento a ricaricarsi, ma un suono simile a quelli dei flash da studio è utilissimo per sapere quando è pronto per lo scatto successivo.
La giornata prosegue con un servizio in interno/esterno ed utilizzo indifferentemente il flash come unica fonte di luce in appoggio alla luce naturale, con e/o senza modificatori sparati sulla prima tendina o in hss.
Segue un breve shooting per una location: l’Azienda vinicola Lurani Cernuschi di Almenno S. Salvatore. Ci dividiamo tra la barricaia ed il belvedere nel vigneto ed utilozzo il flash come unica fonte di luce.
Termino la giornata scattando i ritratti di due sindaci per la campagna elettorale e lavoro in hss.
Una giornata con 250 scatti circa. Il flash non ha fatto una piega ed è sempre stato funzionale. Non ho cambiato le pile. Scattando in M alla medesima potenza ho notato successivamente che la qualità e l’intensità della luce era sempre la stessa.
Tet positivissimo. L’unica cosa che non è presente e che potrebbe rivelarsi un problema per il futuro, è la mancanza di una porta per l’alimentazione tramite unità di alimentazione separata.